mercoledì 23 gennaio 2008

Sull'orlo di una crisi...di nervi

Ieri sera ho avuto la bella idea di seguire un pò di trasmissioni televisive quali Ballarò, Matrix e, contemporaneamente anche un pò di Porta a Porta. In effetti più che bella idea, ho avuto un forte fegato, e una stretta mano davanti alla bocca per non vomitare. Non c'è bisogno che vi stia a spiegare come è successo quel che è successo e come siamo arrivati a questo punto, piuttosto voglio credere che ci possa, anche per me, essere un futuro migliore. I politici si scannano sia in Parlamento, sia fuori, e voi direte: "E a noi che ce ne frega!" e io rispondo: "Giusto, non me ne può fregar di meno!", ma non tanto per il solo fatto che si divorano di male parole, ma per le parole che escono dalla loro bocca. I nostri politici godono di una mediocrità sub-infantile, una ignoranza che farebbe rabbrividire la maestra Lucia (mia maestra delle elementari). Mentre il paese va a rotoli, loro parlano della nuova legge elettorale. Vi spiego: è giustissimo fare una nuova legge elettorale, che permetta a chi governa di stare sereno, senza rischiare di essere ricattato da tre persone ogni giorno; ma la domanda è un'altra: "Chi andrà al governo, chi otterrà la maggioranza, saprà risolvere i problemi dell'Italia, o magari continuerà a navigare in acque dorate, con un mohito in mano e una bella gnocca sotto braccio?"
Lo sa tutta Italia che ormai destra e sinistra sono la stessa cosa, anche se giustamente Prodi svelava tutti i grandi passi avanti che ha fatto l'economia italiana. Ma fondamentalmente non ci sono differenze tra le due parti. Questo lo sa tutta l'Italia, tranne, guardacaso, politici e giornalisti. I giornalisti! Ieri sera vedevo questi intervistatori uno più imbarazzato dell'altro nel porre domande ai politici, ma non perché sono timidi, ma perché non sanno più da che parte schierarsi, chiedendosi: vincerà la destra o la sinistra, chi devo spalleggiare?
Chi mi chiede come si può risolvere questo problema io rispondo molto sinceramente che non lo so. O meglio lo saprei: aspettare che la rabbia ti salga fino al mento, e poi affidarsi a Dio.
N.B. Ho detto Dio e non il Papa, perché come sanno quelli delle Indie, il Papa è schierato, e non dalla parte di Dio.

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