martedì 15 gennaio 2008

Il senato accademico rimanda la 270 al 2009

Di nuovo una buona notizia. Al senato accademico di Parma è stata rinviata di un anno l'applicazione della legge Mussi.
Appena sentita la notizia della legge, in poche sedute il consiglio di facoltà di Economia dell'Università di Parma, senza molti contro (in effetti i contro eravamo solo noi rappresentanti degli studenti), hanno preso alla lettera una legge "vanish". Iniziamo con il descrivere il percorso di tale legge. Questa va a modificare leggermente la ormai famosa 270. Subisce un percorso super-travagliato infatti viene dapprima emanata, poi bloccata, poi di nuovo ripresentata con l'aggiunta di Linee Guida (non si sa mai come può essere interpretata) e tanto di raccomandazioni da parte dello stesso Ministro. Ma questo decreto non si comprende tanto bene, tanto che la CRUI cioé l'organo che riunisce i Rettori di tutta Italia chiede un incontro al Ministro per avere delucidazioni. Infatti non si capisce niente, ma il Ministro Mussi dichiara che ha scritto tale legge perché gliel'ha imposto il Parlamento Europeo. Mettendo da parte che quella del Parlamento Europeo è solo una direttiva e, secondo il mio libro di diritto <> e non un regolamento che <> (cfr. Istituzioni di diritto pubblico - Caretti, De Siervo, p.86), l'autore della legge si è sbizzarrito a rendere la triste 270 un po' più colorita e fantasiosa, ma delle sue fantasie perverse. Fatto sta che la mia facoltà, Economia di Parma, ha messo anima e corpo per creare dal nulla una nuova offerta formativa che in pratica cancella completamente quella attuale. I punti salienti sono: abolizione dell'esame finale nei corsi di laurea triennale; rivalutazione dei punteggi di laurea che passano da 6 a 2; riduzione del numero degli esami (forse l'unica cosa buona che è apparsa nella legge); chiusura di alcuni corsi di laurea, accorpamento di altri, poi separazione di altri corsi e anche degli stessi che un mese prima erano stati raggruppati, poi di nuovo riunificati; abolizione delle prove intermedie; abolizione della preiscrizione alla specialistica; abolizione dei crediti per gli stage e i tirocini; e infine, ciliegina sulla torta, test d'ingresso per la specialistica. Tutto questo grazie ad una legge aleatoria, che nessuno riesce a decifrare. Mi piacerebbe soffermarmi su ogni singolo punto, ma non mi basterebbe un libro. La buona notizia è che fortunatamente l'applicazione di questa nuova offerta formativa è stata rimandata all'A.A. 2009/2010. Il mio primo gesto è stato quello di mandare una mail al pro-rettore alla didattica (un prof. di tutto rispetto), in cui mi conpiacevo della scelta del Senato, ma soprattutto rilanciavo la possibilità di rivedere, magari interamente la proposta della nuova Offerta Formativa. Sperando in un risultato profiquo, andiamo avanti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Alessandro, studio economia a Parma, e vorrei più informazioni in proposito. Ti lascio il mio contatto MSN: maleo88@hotmail.it

P.S:
Adesso parto per l'Inghilterra, ma a Settembre spero di poter parlare con te su tale iniziative, che spero sia rimandata ancora di un anno. :D