mercoledì 16 gennaio 2008

Io non mi sento italiano

Mi sono preso la briga di andare a vedere il video integrale dell'annuncio delle dimissioni del Ministro Mastella, seguito poi da versetti di solidarietà da entrambe le parti politiche.
Bene, non posso affermare di aver visto tutto il video, perché, a un certo punto non ne ho potuto più, delle parole balorde che uscivano da quella gente lì.
Il Ministro Mastella ha giustificato la sua decisione con il fatto che pur essendo egli stesso Ministro della Giustizia, non è riuscito a difendere sua moglie dal sequestro da parte dei giudici. Allora, io vorrei dire una cosa sola. La moglie di Mastella è agli arresti domiciliari. Ci sarà un motivo, ci sarà stato un tribunale che l'ha deciso in base a delle prove. Se è risultata colpevole non penso che sia stato solo per un attacco indiretto contro Mastella. Ma Mastella doveva fare come Lamberto Dini. Quando è stata arrestata sua moglie, giusto il mese scorso, non è volata una foglia, silenzio tombale e lui continua a prendere il suo stipendiuccio da 10 milla euro al mese. E poi che mi rappresentano quelle dimostrazioni di solidarietà da parte di tutti i deputati; insomma stiamo parlando di criminali, non siamo certo tutti Papa Giovanni Paolo II, non possiamo permetterci di perdonare chi ci va, quando ci va.
Vi confesso che appena ho letto il titolo della notizia delle dimissioni di Mastella ho davvero creduto che qualcosa nella politica italiana stava cambiando. Forse stavamo diventando anche noi un paese civile in cui i deputati si dimettono per motivi così gravi. Invece, leggendo l'articolo per intero e vedendo poi il video mi sono reso conto che il suo è stato un attacco del tutto gratuito alla Magistratura, che, come dice Bondi, sta facendo fare figuracce all'Italia in tutto il mondo e che "la magistratura deve tornare sotto il controllo politico".
Si sa come andrà a finire: Prodi non accetterà le dimissioni del Ministro e questa scenata fara sì che i Magistrati tornino ad essere delle marionette nelle mani del potere.
E' qui che mi viene in mente la canzone del grande GG (Giorgio Gaber), "io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono", e noi, purtroppo, lo siamo.

1 commento:

RingoDePalma ha detto...

Ciao, bel blog, ti va uno scambio di link?

http://vivalacostituzione.blogspot.com

Ciao e buon lavoro.